Diciamoci la verità: la casa è il nostro porto sicuro, il luogo che ci accoglie quando rientriamo stanchi la sera ed il nido sereno dove far crescere ed accudire la nostra famiglia… ma a volte può trasformarsi nell’ennesimo problema in più da gestire e fonte di stress a causa delle cose che continuiamo a rimandare quando siamo maggiormente oberati di impegni e di lavoro.
Quando non abbiamo la possibilità di farci aiutare da qualcuno di esterno ricade tutto sulle nostre spalle ed anche nel caso in cui una persona ci dia una mano, dobbiamo necessariamente tenere noi le redini e programmare le cose da fare in base ad urgenze e priorità.
Oltre alle opere di manutenzione straordinaria che possiamo programmare in determinati periodi dell’anno (dalla pulizia dei filtri del condizionatore, al lavaggio delle tende etc.) quello che è più difficile da gestire quando siamo in un periodo pieno è la normale routine quotidiana (o settimanale) della casa che va gestita di pari passo con le giornate lavorative.
Spesa, pulizie, lavatrici, le cose da stirare, la gestione delle piante, lo smaltimento dei rifiuti etc.
Immagino te ne stiano venendo in mente molte altre che ingolfano anche la tua giornata!
Ne abbiamo parlato altre volte e, come sai, sono molto sensibile al tema del principio del carico mentale secondo il quale- anche nei casi di totale parità di ruoli in famiglia- il peso non solo del dover fare ma anche del pianificare le attività familiari e della casa ricade soprattutto sulle donne.
È una questione culturale ed è anche un po’ “colpa” di noi donne che impostiamo per prime questo sistema auto- lesionista.
Fatta questa premessa, con questo articolo vorrei darti qualche indicazione di massima per far sì che la tua casa ti sia di supporto e non di ostacolo durante le tue giornate.
Pensa innanzitutto agli spazi: una casa con spazi organizzati ed una sana routine delle azioni che si possono programmare all’interno di essa sono la soluzione più efficace .
Alla base di tutto serve quindi un’attenta analisi degli spazi e delle relative funzioni per ciascun compente della famiglia. Ogni spazio (ricorda il motto “less is more”!) dovrebbe contenere solo gli oggetti che effettivamente ti servono o ti fanno stare bene, tutto il resto va smaltito.
Degli oggetti che rimarranno dopo questa fase di scelta, dovrai pensare alla frequenza di utilizzo: a tutte le cose che usi frequentemente dovrai assegnare un posto comodo e pratico, mentre tutto ciò che non utilizzi tanto spesso potrà essere collocato anche in un posto secondario.
Assegnare agli oggetti un posto preciso ti aiuterà a non avere perdite di tempo e ad acquisire sicurezza.
Riguardo alla routine della casa, faccende ed incombenze varie, programmale con uno schema di massima da seguire in base agli impegni standard della tua settimana.
È infatti inutile e del tutto controproducente andare ad appesantire giornate che sono già troppo cariche, fisicamente o mentalmente.
In aggiunta, in particolare se non vivi da sola/o e magari hai figli, la programmazione dei pasti (con una logica di collegamento tra spesa e menù) può davvero alleggerire il tuo carico mentale e aiutarti a mantenere una dieta equilibrata.
Ti consiglio quindi di preparare la lista della spesa pensando, oltre all’alternanza dei cibi, anche a cosa sarai in grado di cucinare durante la settimana in base agli impegni.
Alcune cose le potrai anche preparare in anticipo e magari conservarle con il sottovuoto o la congelazione, in tutti i casi non andrai ad appesantire il tuo carico ed i risultati ripagheranno il tuo esserti anticipato/a il lavoro.
Alcuni dei vantaggi? Una dieta equilibrata, nessuno spreco di cibo, risparmio economico sulla spesa, più tempo di qualità.
Dovrai semplicemente, davanti a calendario, carta e penna (o strumento digitale), dedicare una decina di minuti del fine settimana a fare mente locale sugli impegni della settimana successiva, lasciando naturalmente anche spazio all’improvvisazione!
Non preoccuparti se ci saranno momenti nei quali non avrai voglia di farlo, considera anche la ciclicità delle stagioni ed il fatto che ci possano essere dei periodi dell’anno nei quali è fisiologicamente comprensibile “mollare un po’”.
Uno di questi è spesso proprio il periodo in corso: se abbiamo figli viviamo insieme a loro il periodo di fine scuola, sentiamo l’estate e magari le vacanze avvicinarsi.
Non preoccuparti e ricorda sempre che organizzazione significa anche flessibilità.
Per questo mese non ti ho parlato di tematiche strettamente inerenti al lavoro, ma concorderai con me su quanto per lavorare bene sia indispensabile pensare in un’ottica work life balance (bilanciamento vita-lavoro) perché non possiamo lavorare bene se nella dimensione privata facciamo fatica ed arranchiamo, come è esattamente vero il contrario.
Buon mese di giugno!