Un grande classico l’articolo di fine anno con i bilanci di quello appena trascorso.
Per me con un valore aggiunto: è stato il primo anno solare come Professional Organizer vissuto all’interno di APOI, Associazione di professionisti che si impegnano a diffondere la cultura dell’organizzazione, a garantire standard qualitativi, scambio di idee e continua formazione per i propri associati.
Essere entrata a far parte di questo mondo, che è sempre stato un po’ dentro di me che questa professione già la esercitavo “inconsapevolmente” , proprio in quest’anno mi ha permesso di essere testimone di un grande cambiamento sul mercato e forse non a caso ci sono arrivata proprio nel 2021.
Come ha scritto la Presidente APOI Sabrina Toscani in un recente articolo sul bilancio 2021 “ .. c’è stato un aumento delle richieste del mercato nei confronti degli interventi dei professional organizer, c’è stato un numero crescente di domande di ammissione all’associazione ..c’è stato un cambiamento nel modo in cui il mercato e i mezzi di comunicazione vedono il professionista dell’organizzazione.”
La pandemia e le drammatiche ripercussioni di questi ultimi anni hanno avuto effetti devastanti, ma anche offerto maggiore consapevolezza nei confronti dell’importanza del gestire al meglio le risorse personali, bilanciare vita privata e lavoro, non trascurare il benessere lavorativo ed abitativo.
Ed è proprio in questi ambiti che opera il Professional Organizer supportando privati, liberi professionisti o aziende nell’allenamento delle capacità organizzative.
Di questo mi sento molto orgogliosa perché credo fortemente nei valori del professional organizing, nelle teorie dello space clearing e nell’importanza di dare maggiore valore alle persone ed alle cose che ci circondano attraverso una nuova consapevolezza.
Posso dire serenamente di essermi rimessa in gioco in questo ultimo anno, spinta dalla necessità del cambiamento: ho ricominciato a studiare ed a formarmi su argomenti che mi avevano sempre affascinata.
Come racconto spesso, da anni leggevo “sotto l’ombrellone” manuali e volumi a tema “organizzazione” semplicemente perché mi facevano stare bene e perché mi ritrovavo perfettamente nelle teorie spiegate: scoprire che c’era una professione che si basava su questo e che spesso con i clienti che seguivo per consulenze sulla comunicazione già la praticavo, mi ha aperto un nuovo mondo.
La spinta finale per questo “grande passo” l’ho avuta GRAZIE (e lo scrivo in maiuscolo di proposito) ad una lunga ed illuminante chiacchierata con Fabiola di Giov Angelo, professionista della comunicazione, P.O. specializzata in ambito “lavoro” ed addetta stampa di APOI.
In questo primo anno penso di aver seminato tanto, di essermi fatta un po’ le ossa, di aver stretto nuovi e bellissimi rapporti e di essermi preparata al meglio che potevo.
Ho grandi aspettative per questo 2022, molti sono sicuramente sogni e desideri, altri obiettivi concreti da mettere in pratica con gli strumenti e le competenze di P.O.
Ve li svelerò con un altro grande classico: l’articolo di inizio anno!